Oggi
sono te.
Sono
te, giovane uomo di scarsa fortuna.
Oggi
ho vissuto qualche giorno della tua vita.
Ho
visto le ingiustizie che hai affrontato.
Quando
mi sono svegliato nella tua vita stamani, sono stato spaventato.
Ma
percepire ciò che hai vissuto tu. Sentire le tue perdite come
fossero mie.
No.
A questo non ero preparato.
Ho
sentito il tuo amore per tuo fratello. Lo sento ancora. È simile a
quello che provo per i miei, ma avverto, nel tuo, qualcosa di
diverso. Un'urgenza di responsabilità.
Ho
sentito la mancanza di una madre. L'ho avvertita come se fosse stata
la mia. Perché te l'ho detto, giovane uomo, oggi sono te.
Oggi
sono stato te.
Per
un breve tempo in verità, ma i tuoi occhi in quello specchio non
hanno mentito. Li ho guardati, consapevole di stare guardando me
stesso. Mi sono sentito terrorizzato come te.
Spaventato
di poter perdere mio fratello; perché questo è ciò che ti
spaventa; ma anche ciò che ti fa proseguire, giorno dopo giorno; non
è vero?
Ed
ogni strada percorsa finora, da quando tua madre è morta, l'hai
intrapresa per proteggerlo. Lui è speciale, tu lo sai bene. Io lo so
bene.
Non
è mai stato capace di imparare a leggere; come tante altre cose che
non è riuscito ad apprendere. Un bambino che crescerà nel corpo, ma
la cui coscienza non progredirà.
Tuo
padre?, ti chiedo attraverso lo specchio.
Tuo
padre se n'è andato prima che lui nascesse.
Tutto
questo carico sulle spalle di un ventenne.
Ho
visto le tue battaglie contro chi voleva portartelo via. Ho
combattuto con te contro tua nonna che voleva imprigionarlo in un
ospizio. In una casa per matti.
Poca
differenza.
Hai
lottato; lo sento; sento le tue cicatrici come fossero mie.
Vorrei
dirti molte cose, giovane uomo.
Vorrei
dirti che tuo fratello è al sicuro, sta bene. Viene trattato bene.
Sembra felice.
Vorrei
dirti che il funerale di tua nonna è stato celebrato la settimana
scorsa.
Vorrei
dirti che la violenza non è mai la scelta giusta, anche se la rabbia
può far desiderare la vendetta.
Vorrei
dire che... ma è inutile.
Quello
specchio mi fa vedere come te, sentire come te; ma non mi permette di
comunicare con te.
Tu
non mi senti.
Ed
ora; tutti i tuoi giorni trascorreranno simili in quella piccola
stanza; in un edificio dalle alte mura. Le tue camminate in cerchio.
Gli abiti sempre uguali.
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